In occasione del Pride Month che sta per concludersi, la redazione di Shenematic ha stilato una lista dei migliori film queer degli ultimi dieci anni, raccontando brevemente le motivazioni della scelta e indicando le eventuali piattaforme di streaming e noleggio in cui è possibile vederli in Italia.
PORTRAIT DE LA JEUNE FILLE EN FEU (2019)
Diretto da: Céline Sciamma
Scritto da: Céline Sciamma
Titolo italiano: Ritratto della giovane in fiamme
Titolo inglese: Portrait of a Lady on Fire
Ambientato nella Francia di fine ‘700, il film narra la storia di una giovane ritrattista ingaggiata per dipingere il volto di una nobildonna in procinto di sposarsi contro la sua volontà. Il dipinto, come da tradizione, è destinato ad essere regalato all’uomo a cui la donna è stata promessa in sposa.
Sarebbe riduttivo parlare del film della Sciamma come del solito “racconto d’amore impossibile” tra due donne, e per quanto la storia tra Marianne e Héloïse porti a uno dei finali più toccanti e vibranti degli ultimi anni, Ritratto della giovane in fiamme è anche una riflessione sul ruolo delle donne nell’arte (sia come soggetti attivi che come oggetti di sguardo) e sull’effetto castrante del patriarcato sulla volontà di autodeterminazione femminile.
Céline Sciamma, una delle autrici più importanti del cinema queer, firma qui il suo film più maturo e riuscito, nonché l’esplicita volontà, in quanto donna, di impadronirsi della propria narrazione. – Alice Sanna
Disponibile per lo streaming su Sky Go e Now TV. Acquistabile su Rakuten TV, Google Play Film, TimVision, Apple iTunes e Chili.
CAROL (2015)
Diretto da: Todd Haynes
Scritto da: Phyllis Nagy
Tratto dal romanzo di Patricia Highsmith intitolato The Price of Salt, il film segue il percorso di crescita della giovane Therese Belivet, il cui mondo viene scombinato dall’incontro fortuito con una donna più grande e da cui si sente immediatamente affascinata.
L’adattamento della sceneggiatrice Phyllis Nagy per una volta distrugge il famosissimo assioma secondo cui “il libro è sempre meglio del film”: in Carol l’emozione è veicolata dalle componenti visive, e il merito sta anche in una scrittura sobria ed essenziale che esalta il potere dell’arte cinematografica. Carol è una storia intrinsecamente femminile, in cui – nonostante un uomo dietro la macchina da presa – il male gaze non trova alcuno spazio.
Il film di Haynes è una pellicola di rara bellezza, esteticamente senza tempo, e impreziosita da due performance attoriali perfette: la solita Cate Blanchett e una sorprendente Rooney Mara premiata a Cannes, regalano due interpretazioni misurate ma incredibilmente potenti. – Alice Sanna
(Di Carol avevamo già parlato in questa recensione.)
Disponibile per il noleggio su Rakuten TV, Google Play Film e TimVision. Acquistabile su Rakuten TV, Google Play Film, TimVision e Chili.
MOONLIGHT (2016)
Diretto da: Barry Jenkins
Scritto da: Barry Jenkins
Adattamento di un’opera teatrale di Tarrell Alvin McRaney intitolata In Moonlight Black Boys Look Blue, il film di Jenkins esplora tre fasi cruciali della vita di un giovane ragazzo nero.
Ognuno dei tre atti approfondisce in modo delicato ma tagliente la difficoltà del giovane Chiron di crescere e vivere in un contesto che non contempla altri canoni se non gli standard eteronormativi di una mascolinità troppo spesso tossica.
Moonlight è un film lirico, un poema visivo in cui lo sguardo, sottolineato da meravigliosi close-up di cui Barry Jenkins è maestro, è cruciale nella costruzione dell’identità. La percezione che Chiron ha di sé, così come la sua accettazione, devono prima fare i conti con lo sguardo altrui, che necessita di essere assimilato o esorcizzato prima di arrivare a una piena consapevolezza.
“At some point you gonna decide who you wanna be. You can’t let nobody make that decision for you.” – Alice Sanna
Disponibile per lo streaming su Sky Go e Now TV. Acquistabile e noleggiabile su Rakuten TV, Google Play Film, TimVision, Apple iTunes e Chili.
CALL ME BY YOUR NAME (2017)
Diretto da: Luca Guadagnino
Scritto da: James Ivory
Titolo italiano: Chiamami col tuo nome
Il film di Luca Guadagnino racconta l’estate del diciassettenne Elio e il suo innamoramento per il ventiquattrenne Oliver, sullo sfondo di una bucolica campagna lombarda.
Adattamento cinematografico del romanzo di André Aciman, Call Me by Your Name dipinge uno scenario di desiderio, al contempo effimero e duraturo, in cui perdersi e commuoversi, anche grazie all’ottima regia e alla superba interpretazione di Timothée Chalamet, qui nel suo primo ruolo importante.
In un mondo in cui l’inclusione passa ancora dall’accettazione degli altri, è importante trovarsi davanti a personaggi che possano parlare positivamente agli spettatori, come nella conversazione sul finale tra Elio e suo padre. Ed è poi con l’ultima, bellissima scena, sulle note di Sufjan Stevens, che si completa la fusione tra protagonista e spettatore. – Gloria Ficili
Disponibile su Netflix e Amazon Prime Video. Disponibile per il noleggio e l’acquisto su Rakuten TV, Google Play Film, TimVision, Apple iTunes, Chili e Microsoft Store.
TOMBOY (2011)
Diretto da: Céline Sciamma
Scritto da: Céline Sciamma
“Tomboy” significa “maschiaccio”, ed è proprio così che Laurel, undici anni, verrebbe definita dalla nostra società. La regista Céline Sciamma, qui al suo secondo lungometraggio, mostra una grande maturità ed intelligenza nel trattare il tema della scoperta della sessualità in una fase delicata come quella preadolescenziale, in cui l’identità è ancora in formazione tra dubbi, paure e dolcezza. In questo film, lo sguardo puro e giocoso dell’infanzia, ancora libero dalle sovrastrutture sociali e dalla gabbia dei generi, entra in costante collisione con il mondo degli adulti, incapace di aiutare ed empatizzare con l’altro.
L’autenticità dei personaggi femminili mostrati, sempre solidali gli uni con gli altri, il filtro mai moralistico, e le riflessioni proposte allo spettatore, rendono Sciamma una delle registe più rilevanti nel panorama cinematografico contemporaneo. – Carlotta Cosmai
Disponibile per lo streaming su Amazon Prime Video. Acquistabile e noleggiabile su Chili.
PARIAH (2011)
Diretto da: Dee Rees
Scritto da: Dee Rees
Lungometraggio d’esordio della regista Dee Rees, Pariah è un coming of age movie che segue le vicende dell’adolescente Alike (Adepero Oduye), alle prese con un difficile coming out che aggiunge difficoltà al travagliato rapporto con la madre.
È un film semi-autobiografico e forse anche per questo dà la sensazione di essere profondamente personale, vero e vissuto.
Dee Rees non si sofferma tanto sul tema dell’accettazione della propria sessualità ed espressione di genere, ma sul come imparare a viverla.
Alike sa bene di essere lesbica e non ha alcun problema nell’esserlo; il problema nasce nel vivere in un mondo in cui per le persone che ami, lo è. Il percorso (doloroso) è perciò quello che porta ad avere il coraggio di non accettare più compromessi, in cambio della propria libertà. – Gloria Ficili
TANGERINE (2015)
Diretto da: Sean Baker
Scritto da: Sean Baker, Chris Bergoch
Girato interamente con tre Iphone 5S, il film segue i suoi personaggi nell’arco di una giornata e ha come protagoniste due donne trans e sex worker. Le migliori amiche sono alla ricerca del protettore di cui una delle due è innamorata: secondo un presunto pettegolezzo, lui la starebbe tradendo con una donna cis-gender. Il loro incessante vagare per le strade di Hollywood porterà ad un lieto fine, o quella che rincorrono è solo un’illusione?
Il desiderio di un amore “normale” può essere compiuto da un “diverso”? Questa è la domanda che si pone il regista Sean Baker, che con Tangerine intreccia la realtà transgender con quella delle sex worker, e mischia il genere dramedy con quello del melò: sequenze tenere e leggere vanno a sbattere contro un realismo di strada crudo e spietato. – Carlotta Cosmai
THE DUKE OF BURGUNDY (2014)
Diretto da: Peter Strickland
Scritto da: Peter Strickland
In un non precisato paese di campagna europeo in un’epoca che potrebbe ricordare degli anni Settanta un po’ fantasiosi, due donne portano avanti una travagliata relazione erotico-sentimentale all’interno di una dinamica di potere e sottomissione, tramite cui il film riflette sulla natura del desiderio.
The Duke of Burgundy è un film sensuale, esteticamente appagante, evocativo e allegorico. Ogni componente dell’inquadratura è minuziosamente pensata e le sonorità barocche dello score dei Cat’s Eyes contribuiscono a creare un’atmosfera nostalgica, a metà tra fantasy fiabesco e gotico sinistro.
Ma di sinistro, alla fine dei conti, c’è ben poco, e quello che potrebbe diventare un becero esercizio voyeuristico su una relazione sadomasochista, diventa un’analisi ironica, tenera e commovente sulle relazioni e il mutare dei sentimenti. – Alice Sanna
UNA MUJER FANTASTICA (2017)
Diretto da: Sebastián Lelio
Scritto da: Gonzalo Maza, Sebastián Lelio
Titolo italiano: Una donna fantastica
Titolo inglese: A Fantastic Woman
Una Mujer Fantastica è il film del regista cileno Sebastián Lelio, vincitore del Premio Oscar come Miglior film straniero nel 2018, e dell’Orso d’argento per la miglior sceneggiatura al Festival di Berlino nel 2017. Il film racconta la storia di Marina, una donna transessuale che, dopo la morte del compagno, deve fare i conti suo malgrado con una serie lunghissima di violenze e discriminazioni da parte della famiglia di lui e della stessa comunità di cui fa parte.
In questo film, lo specchio è il simbolo della transessualità. Marina, interpretata dall’attrice e cantante lirica trans Daniela Vega, sente la costante necessità di guardarsi allo specchio, per riconnettersi con la propria immagine, con quell’identità che la società continua a disconoscere: lei rappresenta l’elemento di diversità nella norma, e dunque va cancellata e rimossa.
Lelio mostra un personaggio femminile complesso, tridimensionale e lontano dagli stereotipi, con lo scopo di sensibilizzare il pubblico su quelle realtà che raramente vengono rappresentate al cinema in modo così autentico. – Carlotta Cosmai
Disponibile per lo streaming su TimVision. Acquistabile e noleggiabile su Rakuten TV, Google Play Film, TimVision, Apple iTunes e Chili.
THELMA (2017)
Diretto da: Joachim Trier
Scritto da: Eskil Vogt, Joachim Trier
Il thriller drammatico del regista norvegese Joachim Trier, parla di una giovane ragazza appena trasferita all’università di Oslo. Per la prima volta lontana dai genitori ultra religiosi e iper protettivi, scopre di avere dei misteriosi poteri telecinetici, parallelamente al nascere di una forte attrazione per una sua coetanea.
Il film inizia con un flashback in cui la piccola Thelma, a caccia con il padre, guarda un cervo che l’uomo tiene sotto tiro. Per un attimo, vediamo il padre rivolgere il fucile verso la testa della bambina, ma alla fine sembra cambiare idea e non preme il grilletto. Il perché di questa scena si scoprirà solo con l’avanzare della storia.
Thelma è un film misterioso, a tratti angosciante, ricco di scene metaforiche adatte alla visione di uno spettatore poco passivo. In un primo momento la pellicola di Trier potrebbe sembrare il tipico thriller psicologico che gioca con gli elementi del genere per parlarci degli “orrori” della crescita. La repressione sessuale di Thelma, però, diventa non solo il mezzo per riflettere sul potere dell’autodeterminazione e dell’indipendenza, ma anche sul “naturale” egoismo dietro ogni desiderio umano. – Alice Sanna
Noleggiabile e acquistabile su Rakuten TV, Google Play Film e Chili.
JONGENS (2014)
Diretto da: Mischa Kamp
Scritto da: Chris Westendorp, Jaap-Peter Enderle
Titolo inglese: Boys
Coming of age olandese diretto dalla regista Mischa Kamp, Jongens racconta con sensibilità la graduale presa di coscienza di un adolescente alle prese con il primo amore e con la scoperta della propria sessualità.
Inizialmente prodotto per la TV e trasmesso su un canale per ragazzi, dopo il successo raggiunto ha ottenuto la distribuzione nelle sale olandesi e successivamente in altri paesi.
Boys è un film che non ha pretese se non quella di mostrare l’innamoramento e l’amore in tutta la sua semplicità, esattamente come dovrebbero essere: spontanei, dolci, naturali.
La pellicola di Mischa Kamp ha il pregio di trasmette pace e serenità in ogni scena e inquadratura, e nonostante le inevitabili difficoltà di un giovane ragazzo gay, riesce a raccontare la tenerezza del primo amore attraverso la delicatezza in ogni gesto. – Sveva Avino