Intervista a Maria Paz Gonzalez, regista di Lina de Lima

Maria Paz Gonzalez è una documentarista cilena. Il suo primo film di finzione, Lina de Lima (ne abbiamo parlato qui), ha vinto al FESCAAL (Festival del Cinema Africano, d’Asia e America Latina) 2021 nella sezione “Donne sull’orlo di cambiare il mondo”.

Foto di Maria Paz Gonzales

Abbiamo contattato la regista per porle alcune domande sulla realizzazione del suo film.

Quanto ha influenzato il modus operandi del documentario nel processo di scrittura di Lina de Lima? Hai parlato con molte donne migranti? Hai raccolto molte testimonianze?

Al principio, Lina de Lima doveva essere un documentario. Desideravo sommergermi nel mondo delle donne migranti che lavoravano e vivevano in Cile, e che stavano affrontando un periodo difficile. Mi interessava sapere in che modo cambiassero i loro obiettivi, le loro mete, e come loro stesse, a causa della distanza dalla loro terra natale, si trasformassero in altre persone.

Ho conosciuto molte donne migranti e non sono mai ricorsa a vere e proprie interviste. Piuttosto, uscivo in strada, camminavo, conoscevo queste donne, venivo invitata nelle loro case. Sono andata in Perù per un periodo e, a partire da questo viaggio, ho iniziato un’indagine che è stata la base su cui ho costruito questo film. Effettivamente, questo è un approccio molto documentaristico, una forma di avvicinamento a partire dalla realtà. Mi interessava costruire un tipo di personaggio che fosse “oltre gli stereotipi” che spesso sono presenti nel mondo delle donne migranti, dove la realtà è incredibilmente soffocante, “schiaccia da sopra”. Desideravo che il film avesse sfumature, presentasse l’esperienza di una donna complessa, che è mamma e lavoratrice, ma che è soprattutto una persona con desideri propri, che pensa a sé stessa, a ciò che immagina e che vorrebbe per la sua vita. La mia priorità era quella di sviluppare questa sua complessità: non volevo che Lina avesse un solo strato, ma che potesse adempiere a molti ruoli allo stesso tempo. Credo che questa complessità sia una caratteristica che tutti, in qualità di donne e persone, sviluppiamo nel corso della nostra esperienza. Mi interessava trovare ispirazione nella realtà, nelle donne che sono passate attraverso storie di migrazione, che hanno vissuto in Cile tempi difficili, e che mi permettessero di entrare nel loro mondo.

La storia di “Lina de Lima” è ispirata a fatti reali? O è soprattutto fiction?

Il film è una fiction che trae ispirazione da alcuni fatti reali. Per esempio, mi ricordo di un viaggio che ho fatto in Perù, a Lima. Una donna mi aveva affidato un quaderno che dovevo consegnare a casa sua, a suo figlio. Arrivata lì, mi sono resa conto della forte presenza di questa donna nel suo luogo di origine: negli oggetti che aveva spedito a casa e in come i suoi figli aspettavano che lei li chiamasse, come era la relazione con la loro mamma. Quest’esperienza mi diede molto materiale per costruire il personaggio di Lina: a partire dall’assenza che lei aveva nella realtà, nello spazio che aveva abitato nel suo passato.

Che valore dai al musical? Da dove nasce la necessità di raccontare il mondo interiore di Lina attraverso questo linguaggio? La musica è entrata da subito nel tuo film, o hai elaborato questa necessità solo dopo?

Ero molto interessata al tema dell’identità sviluppata a partire dalla musica. La musica è stata un elemento molto importante per me, per entrare nel mondo interiore di Lina. La musica è associata al proprio luogo di origine e ha la capacità di trasportare verso il passato, i ricordi, la cultura, i suoni che hanno a che fare con ciò che consideri tuo e ti accompagna. Mentre stavo facendo ricerca, questa è stata una cosa in cui spesso mi sono imbattuta: trascorrevo molto tempo al karaoke, dove le donne migranti sceglievano sempre canzoni che “stavano nel passato”, che gli ricordavano cioè la loro terra d’origine. Credo che ci fosse un universo molto bello lì, nella musica, per formulare la complessità del personaggio a partire da uno spazio molto più luminoso rispetto alla vita quotidiana. Credo che in questo modo potessi dare al personaggio una sua proprio luce e questa sfumatura che stavo cercando.

La musica è originale?          

Sì. Abbiamo lavorato con molti compositori: un cileno, un peruviano… abbiamo fatto un lavoro molto profondo e complesso per far incontrare la musica col mondo di Lina e per proporre le sue memorie, le sue contraddizioni; abbiamo fatto tutto a partire dai ritmi peruviani. Abbiamo indagato e, a partire da questo, abbiamo costruito parole per la musica. Eccetto l’ultima hit, che mi sembrava calzasse molto bene con il film che si chiama Amor por Internet di Las Conquistadoras.

(Tutto la soundtrack di Lina de Lima è disponibile su Spotify.)

Quali sono i tuoi riferimenti artistici? Ci sono alcune donne in particolare che ti hanno ispirata?

Ci sono state, e ci sono tutt’ora, molte donne che mi ispirano, a partire da mia mamma. Lei mi ha insegnato ad agire, e non mi ha mai fatto dubitare di me stesse e delle mie potenzialità.

Ci sono tantissime cineaste, scrittrici, persone che lavoravano in Cile che mi hanno influenzata molto: Lucrecia Martel, Albertina Carri… credo che realizzino film molto potenti. Esistono movimenti interessanti in America Latina, e ho potuto collaborare con alcune registe per i loro film, e la verità è che è stato molto bello incontrarle, trovarci. Per realizzare Lina de Lima ho lavorato con moltissime donne; rispetto molto il lavoro della montatrice Anita Remon, argentina, che mi ha introdotto a molte questioni di femminismo, consigliandomi varie letture.

Credo che il fatto che siamo donne non implica che siamo automaticamente femministe. Credo che il femminismo sia un cammino che dobbiamo fare tutti e tutte, e credo che il cinema sia un bellissimo spazio per ripensare alla storia, darle una “svolta”, e conferire tanta giustizia a personaggi che sono sempre stati visti da una prospettiva maschile, che molto spesso è meschina nel momento in cui si tratta di comprendere le nostre contraddizioni, i nostri conflitti e le nostre storie.

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